Spin Time, niente residenza per gli occupanti abusivi: c’è il nodo del sequestro

Sopra, le scale del palazzo ex Inpdap (foto ANSA)
di Gianluca Carini
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Giovedì 16 Maggio 2024, 00:58

Agli occupanti dello Spin Time non sarà riconosciuta la residenza sull’immobile.

Nello stabile di via Santa Croce in Gerusalemme all'Esquilino vivono circa 400 persone. Una situazione che va avanti da circa 10 anni: al momento pende un ordine di sgombero per restituire il palazzo al suo proprietario.

Ieri c’è stato un incontro definito «interlocutorio» in prefettura. Sul caso delle residenza, però, è la procura della Repubblica l’unico ente autorizzato a riconoscere o meno questo status sugli immobili posti sotto sequestro. La stessa procura però non si è ancora espressa sulla richiesta avanzata da una settantina di famiglie occupanti.

L’ASSEMBLEA
Nell’assemblea organizzata davanti l’anagrafe di via Luigi Petroselli subito dopo il vertice in prefettura, sono arrivati alcuni esponenti del mondo sindacale, politico e dei centri sociali. Durante l’assemblea è stato annunciato un altro appuntamento per il 23 maggio, allo Spin Time, per fare il punto su eventuali novità arrivate nel frattempo. In ogni caso, subito dopo è stata annunciata la fine della protesta davanti la sede dell’Anagrafe cominciata martedì notte, quando decine di inquilini dello Spin Time hanno traslocato temporaneamente davanti all’ufficio a due passi dal Campidoglio, stabilendosi con tende, casse, cibo e sedie di plastica, rimanendo poi a dormire.

LA LEGGE
La questione nasce dalla cosiddetta legge Lupi-Renzi del 2014, secondo cui «chiunque occupa abusivamente un immobile senza titolo non può chiedere la residenza né l’allacciamento a pubblici servizi» sull’immobile e «gli atti emessi in violazione di tale divieto sono nulli a tutti gli effetti di legge» (così l’articolo 5).

Una legge volta a scoraggiare quanto più possibile il fenomeno delle occupazioni abusive. Nel novembre 2022, invece, la giunta Gualtieri ha emanato una direttiva che deroga in parte la legge Lupi-Renzi, prevedendo per alcune categorie la possibilità di iscrivere la residenza nel luogo in cui hanno la dimora abituale e di potersi allacciare ai servizi pubblici essenziali, anche se occupanti. Un atto poi fortemente criticato da una parte delle opposizioni (di recente lo ha fatto ad esempio il consigliere capitolino di FdI Federico Rocca) sulla base del ragionamento che una legge statale non può essere derogata da una direttiva comunale.

IL PASSAGGIO ULTERIORE
Ma nel caso dello Spin Time, però, come detto c’è poi un altro passaggio: ossia che l’immobile è sotto sequestro giudiziario. Uno scoglio che nessun ufficio comunale ha voluto superare senza un’autorizzazione. In un incontro con gli occupanti di Spin Time, martedì, la presidente del Municipio I Lorenza Bonaccorsi ha ad esempio ribadito «tutto il nostro impegno come Istituzione per cercare di risolvere questo problema, continuando a chiedere risposte alla Procura, che a tutt'oggi non ha ancora dato il proprio nullaosta». Insomma, al momento continua il no alla residenza per gli occupanti di Spin Time.

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